Palestina, c’è l’accordo: Israele si ritirerà dalla Striscia di Gaza

Israele e Hamas hanno recentemente raggiunto un accordo significativo che segna l’inizio della “prima fase” di un piano per sospendere i combattimenti e facilitare il rilascio di almeno 20 ostaggi ancora in vita. Questo evento straordinario coincide con la prevista visita di Donald Trump, l’artefice dell’accordo, che ha annunciato tali sviluppi sul suo social media Truth:

L’Annuncio di Donald Trump:

Trump ha dichiarato di essere “molto orgoglioso” di annunciare che entrambe le parti hanno firmato il piano di pace, promettendo il rilascio imminente degli ostaggi e il ritiro delle truppe israeliane secondo un percorso stabilito. Questo annuncio è emerso durante una giornata densa di attività diplomatica, culminata con la consegna di un messaggio dal segretario di Stato Marco Rubio per autorizzare il post di Trump. Il presidente americano ha sottolineato che questo costituisce un “grande giorno” per il mondo arabo, israele, e gli Stati Uniti, esprimendo gratitudine verso i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia.

Le Reazioni a Gaza e in Israele:

La gioia ha invaso le strade di Gaza, dove le famiglie degli ostaggi hanno anche inviato messaggi video di ringraziamento a Trump. Da parte sua, il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha convocato il parlamento per approvare il piano e ha contattato il presidente americano per condividere la notizia dell’accordo. Hamas, dal canto suo, ha dichiarato che l’accordo segna la fine della guerra a Gaza e ha chiesto a Trump di esercitare pressioni su Israele affinché rispetti i termini concordati.

I Dettagli del Ritiro e delle trattative:

Le informazioni sul ritiro delle forze israeliane rimangono parzialmente nebulose, ma un funzionario della Casa Bianca ha riferito che, una volta approvato il piano, Israele dovrebbe completare il ritiro in meno di 24 ore, dopo di che partirà un termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi. Alcuni rapporti indicano che questi potrebbero iniziare a essere rilasciati già nei prossimi giorni. Israele ha, tuttavia, respinto la richiesta di includere Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, un punto su cui Hamas insiste.

Il Contesto Storico e le conseguenze:

Questo accordo giunge due anni dopo il devastante attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha portato a una risposta militare israeliana e a un bilancio di vittime drammatico in Gaza, con oltre 67.183 morti, di cui 20.179 bambini. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha anche espresso l’impegno dell’Italia a sostenere il cessate il fuoco e la futura ricostruzione di Gaza, ponendosi a disposizione per inviare aiuti umanitari e, se necessario, una forza internazionale di pace.

Le Prospettive futura

Donald Trump ha ribadito l’intenzione degli Stati Uniti di partecipare attivamente alla ricostruzione della regione e a mantenere la stabilità. Si prevede che Trump accetti l’invito di Netanyahu a parlare alla Knesset, un gesto simbolico che potrebbe rafforzare ulteriormente il suo impegno per la pace in Medio Oriente.  Mentre le tensioni storiche continuano a caratterizzare la regione, questo accordo rappresenta un passo significativo verso una potenziale stabilità, con speranze di un futuro più pacifico per tutti i coinvolti.

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