Nato, la Spagna rifiuta il piano dell’aumento della spesa militare «irragionevole spesa 5% del Pil»

In vista del prossimo vertice della NATO, previsto per il 24 e 25 giugno all’Aia, la Spagna ha preso una posizione netta riguardo alla proposta di aumentare la spesa per la difesa al 5% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha definito tale proposta “irragionevole” in una lettera indirizzata al segretario generale della NATO, Mark Rutte, sottolineando che un simile impegno richiederebbe sacrifici in altri settori cruciali per il paese. Attualmente, la Spagna destina meno del 2% del suo PIL agli investimenti militari e di sicurezza, rendendola uno dei membri NATO con la spesa più bassa in questo ambito. Sánchez ha dichiarato che il governo spagnolo prevede di aumentare la spesa per la difesa di 10,5 miliardi di euro entro il 2025, con l’obiettivo di raggiungere il precedente target del 2% del PIL. Tuttavia, l’idea di un incremento al 5% è vista come un passo troppo lontano, che potrebbe compromettere il sistema di welfare e le politiche di transizione ecologica del paese.

Le Implicazioni della Proposta:

La proposta di aumentare la spesa per la difesa è stata avanzata in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza in Europa, specialmente dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. Molti alleati, in particolare gli Stati Uniti, hanno spinto per un aumento degli investimenti militari, con l’intento di rafforzare la difesa collettiva. Tuttavia, la Spagna ha chiesto una “formula più flessibile” che permetta di escludere il paese da un obiettivo così ambizioso.

Le Reazioni Politiche:

La decisione di Sánchez ha suscitato reazioni contrastanti all’interno del governo e tra i partner della coalizione. Alcuni partiti di sinistra hanno espresso preoccupazione per l’aumento delle spese militari, mentre gli scandali di corruzione che hanno coinvolto il premier hanno alimentato le pressioni per elezioni anticipate. La questione della spesa per la difesa si inserisce quindi in un contesto politico complesso, dove le priorità economiche e sociali della Spagna sono messe a confronto con le esigenze di sicurezza internazionale.

La posizione della Spagna sul tema della spesa per la difesa rappresenta un punto di tensione all’interno della NATO, dove il consenso tra i 32 Stati membri è fondamentale per l’adozione di nuove linee guida. Con il vertice imminente, la Spagna si trova a dover bilanciare le sue responsabilità internazionali con le esigenze interne, in un momento in cui la sicurezza europea è più che mai al centro del dibattito politico. La proposta di un obiettivo di spesa del 5% del PIL potrebbe non solo rivelarsi irrealizzabile, ma anche controproducente per il futuro economico e sociale del paese. Link video:

#nato #spagna #politica #spesamilitare

Ricordiamo che è possibile seguire tutti gli aggiornamenti di cronaca.news anche su Facebook (cliccando qui) o iscrivendosi al canale Telegram (cliccando qui).