La Cina ha introdotto linee guida per eliminare gradualmente i microprocessori statunitensi di Intel (NASDAQ: INTC ) e AMD (NASDAQ: AMD ) dai personal computer e server governativi:
La guida agli appalti cerca anche di mettere da parte il sistema operativo Windows di Microsoft (NASDAQ: MSFT ) e il software di database prodotto all’estero a favore di opzioni nazionali, afferma il rapporto. Alle agenzie governative al di sopra del livello municipale è stato detto di includere criteri che richiedono processori e sistemi operativi “sicuri e affidabili” quando si effettuano gli acquisti. Lo ha riferito il Financial Times. A fine dicembre il ministero dell’Industria cinese ha rilasciato una dichiarazione con tre elenchi separati di CPU, sistemi operativi e database centralizzati ritenuti “sicuri e affidabili” per tre anni dopo la data di pubblicazione, tutti provenienti da società cinesi, hanno dimostrato i controlli:
L’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato, che gestisce le richieste dei media per il consiglio, il gabinetto cinese, non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento inviata via fax. Gli Stati Uniti mirano ad aumentare la produzione nazionale di semiconduttori e a ridurre la dipendenza da Cina e Taiwan con il CHIPS and Science Act del 2022 dell’amministrazione Biden. È progettato per rafforzare i semiconduttori statunitensi e contiene aiuti finanziari per la produzione nazionale con sussidi per la produzione di chip avanzati. Lo ha riferito il Financial Times, come riportato anche da Reuters. Nello stesso periodo, l’amministrazione americana guidata da Joe Biden ha presentato un accordo da 8,5 miliardi di dollari con il colosso tecnologico Intel in Arizona. Il finanziamento fa parte del CHIPS Act e creerà 30.000 posti di lavoro nel settore manifatturiero ed edile. Jared Bernstein, consigliere economico della Casa Bianca, si unisce a “America Decides” per discutere. Link video:
Fonti:
https://www.ft.com/content/7bf0f79b-dea7-49fa-8253-f678d5acd64a
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