Vendite al dettaglio, non si arresta l’effetto caro-prezzi

Sulle vendite al dettaglio non si arresta l’effetto caro-prezzi, con la spesa delle famiglie fortemente influenzata dai rincari che continuano a colpire tutti i settori. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri forniti oggi dall’istituto di statistica.
Anche a settembre le vendite registrano l’ennesimo crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -4,4% a fronte di un aumento in valore del +1,3% – analizza il Codacons – Questo significa che, al netto dell’inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie, gli acquisti calano in volume per complessivi 35,7 miliardi di euro annui, pari in media a -1.386 euro su base annua a famiglia.

“La riduzione dell’inflazione registrata il mese scorso non salverà il commercio e non avrà effetti sui volumi di spesa degli italiani spiega il presidente del Codacons – Questo perché la frenata dei prezzi al dettaglio certificata dall’Istat è un mero effetto ottico dovuto al crollo dei beni energetici, mentre i listini dei beni più acquistati dalle famiglie continuano a subire rincari sostenuti. Il paniere salva-spesa varato dal Governo non sta producendo gli effetti sperati, e crediamo che il Governo debba adottare misure più incisive per fermare il caro-prezzi e sostenere i consumi”.

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