Sbagliano abitazione e vengono uccisi a fucilate: due casi in poche ore negli Usa

Suonare il campanello sbagliato negli Stati Uniti d’America potrebbe rivelarsi molto pericoloso. Lo sanno bene amici e parenti di due giovani, lontani chilometri ma accomunati da un destino tristemente simile:

Stando a quanto si apprende, il primo caso – avvenuto a Kansas City – quando il giovane Ralph Yarlun è stato ucciso a fucilate dopo aver suonato nella casa sbagliata per andare a prendere i suoi fratelli. A colpirlo ripetutamente è stato il proprietario – Andrew Lester, 85 anni – che ora dovrà affrontare le accuse di aggressione di primo grado e azione criminale armata. Le autorità hanno emesso un mandato per il suo arresto e attualmente non è in custodia. Gli investigatori stanno valutando l’aggravante razziale. Poche ore dopo, un altro episodio – cui dinamiche risultano non molto differenti – ha causato il decesso di una giovane donna:

Un uomo nello stato di New York è stato accusato di omicidio lunedì per l’uccisione di una donna che era in un’auto che è entrata per errore nel suo vialetto, hanno detto i funzionari. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, la donna e i tre amici con cui era non sono mai scesi dall’auto sabato sera, ha riferito Jeffrey J. Murphy, lo sceriffo della contea di Washington, in una conferenza stampa. Si stavano voltando dopo aver realizzato il loro errore quando l’uomo, Kevin Monahan, 65 anni, è uscito da casa sua, a Hebron, New York, e ha sparato almeno due colpi contro l’auto, ha detto lo sceriffo. Uno dei proiettili ha colpito la donna, Kaylin Gillis, 20 anni, e il gruppo ha guidato per circa sei miglia fino a una città vicina prima di arrivare al 911, ha detto lo sceriffo Murphy. Gli operatori dei servizi di emergenza hanno risposto ed eseguito misure salvavita sulla signora Gillis, ma è stata dichiarata morta, ha detto lo sceriffo.

#statiuniti #cronaca

Ricordiamo che è possibile seguire tutti gli aggiornamenti di cronaca.news anche su Facebook (cliccando qui) o iscrivendosi al canale Telegram (cliccando qui).