Ruba al supermercato ma non viene condannato: per la Cassazione non è scontato. Ecco perché

Può essere prosciolto per particolare tenuità del fatto persino chi ruba dallo scaffale del supermercato. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con la sentenza 443/2023 pubblicata lo scorso 11 maggio 2023, ha annullato la condanna di un uomo, inflitta dalla Corte Appello di Palermo, che, dopo aver rimosso il talloncino adesivo, aveva portato via la merce:

Gli Ermellini hanno spiegato che il giudizio sulla tenuità del fatto richiede una valutazione complessa, che ha a oggetto le modalità della condotta e l’esiguità del danno o del pericolo, valutate ai sensi dell’art. 133, primo comma, cod. pen., richiedendosi una equilibrata considerazione di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, che tenga conto anche del grado di colpevolezza desumibile dalle modalità della condotta e dell’entità del danno o del pericolo arrecato alla persona offesa e non solo di quelle che attengono all’entità dell’aggressione del bene giuridico protetto.

Per gli ermellini, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “La motivazione della Corte territoriale, pur enunciando due dati (le modalità della condotta, consistita nella rimozione del talloncino adesivo, e il valore commerciale del bene: 44,28 euro), non li apprezza criticamente nel contesto dei parametri delineati dalla norma codicistica, in tal modo finendo per giungere a una conclusione del tutto apodittica”.

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