Presentato a Roma il docufilm “Senza rete” contro il cyberbullismo

“È un incubo e non so come uscirne, vorrei solo sparire per sempre”. Con questo grido di aiuto inizia “Senza Rete”, il docufilm che racconta il cyberbullismo, prodotto da Silvio Ricci per la SiriVideo in collaborazione con Polizia di Stato e Rai Documentari. Un mostro da guardare in faccia per poterlo riconoscere e affrontare grazie alla diretta testimonianza di tre giovani vittime: Andrea, che non ce l’ha fatta a sconfiggere il mostro, Francesco e Valeria, che invece lo hanno messo al tappeto riuscendo a lasciarsi alle spalle paura e vergogna. Il documentario è stato presentato questa mattina, in anteprima, nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, davanti agli studenti delle scuole romane

All’evento, che ha avuto come moderatrice la giornalista della Rai Francesca Fialdini, erano presenti il capo della Polizia Lamberto Giannini, il presidente della Rai Marinella Soldi, il direttore di Rai Documentari, Fabrizio Zappi e il capo dipartimento per le Risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione Jacopo Greco. Significativa la partecipazione dei genitori di Alessandro Cascone, il giovane di Gragnano (Napoli) che lo scorso settembre, a 13 anni, si è tolto la vita proprio a causa del bullismo, e al quale la proiezione è stata dedicata.

Presenti in sala anche il vice capo vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari, il questore della Capitale Carmine Belfiore, il direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato Daniela Stradiotto, il direttore centrale per la Polizia scientifica e la Sicurezza cibernetica Antonio Borrelli e il direttore supplente del Servizio polizia postale e delle comunicazioni Ivano Gabrielli. L’idea di questo documentario nasce dall’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, ricordando il dramma di Alessandro Cascone, ha sollecitato un maggior impegno al contrasto del cyberbullismo da parte dell’intera società e ricordato il valore della scuola, centrale per la nostra Repubblica. Un’iniziativa rivolta ai più giovani, promossa con la collaborazione del ministero dell’Istruzione e del merito, per sensibilizzare i minori all’uso consapevole del web e prevenire il diffondersi del fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.

Il capo della Polizia, ha presentato il docufilm sottolineando: “Vedrete un documentario che racconta storie vere. È importante la vostra attenzione, il vostro entusiasmo e la vostra consapevolezza. Il web è una cosa straordinaria, è un segno del progresso, ci connette, è come una bella autostrada che porta dappertutto, ma sulle autostrade bisogna starci in modo prudente, consapevole, bisogna rispettare delle regole, e tutte le volte che si vede qualcuno che è in difficoltà, ci si ferma, si dà una mano e si chiama la Polizia in modo che possa intervenire. State tranquilli che chi è in difficoltà, magari nemmeno sa di esserlo, ma dopo vi sarà sempre grato per quello che avete fatto”.

Poi, il prefetto Giannini, ha concluso il suo intervento rivolgendosi direttamente ai 2.500 studenti presenti in sala: “Sappiate che il nostro lavoro, il nostro impegno di tutti i giorni, è volto principalmente a tutelare voi, a rendere il più possibile agevole il vostro percorso, e mi raccomando, quando avete delle difficoltà c’è la vostra famiglia, ci sono i vostri insegnanti, ma c’è anche chi indossa una divisa, rivolgetevi con fiducia a queste persone perché vi potranno veramente dare una mano”.

Tra le varie forme di manifestazione del disagio giovanile, sono triplicate le richieste di aiuto di ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo. Chi perseguita si nasconde dietro la rete dei social sminuendo la gravità delle proprie azioni, chi è perseguitato, invece, in quella rete rimane impigliato. “Senza Rete” intende rimuovere quella rete, ponendo al centro della narrazione proprio le storie di alcune vittime di cyberbullismo, attraverso la loro testimonianza diretta, quella delle persone a loro più vicine e degli operatori della Polizia postale che si sono trovati ad affiancarli e soccorrerli. Attraverso i loro racconti e con l’aiuto di psicologi, docenti ed esperti della Polizia postale, “Senza Rete” mostra le pieghe oscure del cyberbullismo ma anche, e soprattutto, la luce in fondo al tunnel che può rischiarare quel buio. Il docufilm, scritto da Giovanni Capetta, Riccardo Mazza e Marco Speroni, che ne cura anche la regia, sarà trasmesso da Rai Documentari sabato 4 febbraio, in seconda serata, su Rai Due.

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