Pesca di frodo: sequestrati 1500 metri di rete da pesca e cessione del prodotto ittico presente ad ente caritatevole

Nel corso di una crociera operativa lungo la Costa dei Trabocchi, i militari di una vedetta della Stazione Navale di Pescara individuavano in località Saraceni di Ortona (CH), una rete da pesca posizionata in prossimità della scogliera, in zona vietata ed assenza di segnalazione alcuna. Grazie all’intervento della componente subacquea del Corpo ivi prontamente sopraggiunta, è stato possibile recuperare e portare a bordo del mezzo nautico operante 1500 metri di rete saldamente ancorata al fondale. L’attività posta in essere ha consentito di porre fine all’illecito perpetrato o interessato, e scongiurando un pericolo sia per i bagnanti che per i pescatori subacquei e salvaguardando l’ambiente marino.

Tutto il prodotto ittico presente nella rete al momento del recupero, dopo essere stato giudicato idoneo al consumo umano dal personale del servizio veterinario ed igiene degli alimenti della ASL di Pescara, è stato donato in beneficenza a “LA CITTADELLA DELL’ACCOGLIENZA GIOVANNI PAOLO II” di Pescara. La pesca di frodo è un particolare tipo di illecito che da tempo imperversa lungo molte coste italiane.

Quella abruzzese poi, è spesso meta di soggetti provenienti da altre regioni oltre che di pescatori abusivi locali, alimentando un mercato nero che muove cifre importanti, contribuendo al fenomeno dell’evasione fiscale. In tale contesto, i militari della componente aeronavale della Guardia di Finanza, conducono costantemente l’azione di vigilanza e controllo del territorio al fine di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini.

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