Perdita di pressione in cabina, aereo dirottato a Napoli

Sono stati momenti di terrore quelli vissuti lunedì 3 luglio dai passeggeri di un volo in rotta da Salonicco (Grecia) a Barcellona, ​​SP (Spagna). In meno di sette minuti ha perso circa 9.000 metri di quota, passando da 12.000 a circa 3.000 metri, mentre i passeggeri terrorizzati afferravano le maschere per l’ossigeno:

Stando alla ricostruzione dell’accaduto, l’equipaggio continuava a diramare il messaggio “Non fatevi prendere dal panico”, Il volo dell’Airbus A320-200 che era in rotta a FL360 a circa 50 miglia a est-sud-est di Napoli (Italia), ha dovuto effettuare uno scalo sull’aeroporto partenopeo dopo che il capitano ha identificato un possibile problema alla pressurizzazione dell’aereomobile. Secondo quanto trapelato, l’aereo – che in quel momento trasportava 139 persone – si trovava a un’altezza di 39 mila piedi (circa dodicimila metri). All’improvviso, sono scese le maschere di ossigeno e l’aereo ha cominciato una rapida discesa d’emergenza che nel giro di sette minuti lo ha portato alla quota di sicurezza di 10 mila piedi (3000 metri):

Il capitano ha fatto scendere ancora l’aereo e puntato in direzione di Napoli, dove l’atterraggio è avvenuto regolarmente sulla pista 24 circa 18 minuti dopo. Naturalmente, le maschere di ossigeno erano probabilmente ancora necessarie a causa del numero di passeggeri che defecavano nei loro pantaloncini durante il calvario. L’aereo dell’evento è ancora a terra a Napoli circa 10 ore dopo l’atterraggio. Nessuno è rimasto ferito e tutto è stato compiuto in sicurezza, mentre le mascherine per l’ossigeno sono state rilasciate e che l’aereo ha dovuto compiere una «discesa controllata». I passeggeri, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati sbarcati e trasferiti su un altro aereo vuoto, un A320-200 sostitutivo con targa SX-DVX, che ha raggiunto Barcellona con un ritardo di circa 4,5 ore.

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