Nel buffet di pasticcini anche il corpo di una “donna vera” ricoperta di cioccolato. La denuncia di un turista sconcertato

Un episodio alquanto assurdo quello avvenuto in  Sardegna in un hotel di Golo Aranci durante la serata di Ferragosto dove ai tanti turisti in vacanza è stato offerto a bordo piscina un buffet di dolci molto particolare quanto sconvolgente: sul tavolo accanto ai dolci era adagiata una ragazza in costume da bagno ricoperta interamente di cioccolato. Un turista lombardo alquanto sconcertato per ciò che gli si presentava si è subito lamentato con i responsabili dell’hotel diffondendo poi sui social la foto che documenta l’offensivo gesto. Questo il suo commento:

Rimango senza parole guardando questa scena. Dopo il primo momento di sgomento mi domando come può una catena alberghiera che promuove i valori della tradizione ma anche dell’innovazione permettere che nelle proprie strutture ci siano questi comportamenti, dove il corpo di una donna, di una lavoratrice, sia equiparato a quello di una stoviglia per assecondare l’occhio malizioso dì qualcuno. Sono in vacanza con mia figlia di 14 anni – continua il turista – ed il suo commento è stato: ‘papà che schifo, questo non è un paese dove potersi realizzare”. La replica dei responsabili della struttura:

Desideriamo, prima di tutto, porgere a lei, alla sua famiglia e in particolare a sua figlia, nonché ai nostri clienti, le più sincere scuse a nome di tutto il management” – hanno replicato i responsabili dell’hotel – “Ci teniamo a sottolineare con forza che ogni giorno ci impegniamo per praticare i valori dichiarati, tra i quali in modo prioritario, il rispetto verso i nostri collaboratori e ospiti. Ci rammarichiamo profondamente per l’incidente verificatosi e desideriamo ribadire con fermezza che non abbiamo mai avuto alcuna intenzione di rappresentare valori diversi da quelli che abbracciamo con determinazione. Continueremo a lavorare incessantemente affinché situazioni come queste non si ripetano in futuro, perseguendo il massimo impegno nella forma e nella sostanza”. 

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