Morto Frederick Forsyth, scrisse il romanzo “Il giorno dello sciacallo”

La scomparsa di Frederick Forsyth, lo scrittore inglese che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama della letteratura thriller. Forsyth è morto all’età di 86 anni, lasciando dietro di sé un’eredità di opere che hanno catturato l’immaginazione di lettori in tutto il mondo. Nato nel 1938, Forsyth ha iniziato la sua carriera come giornalista e pilota, esperienze che hanno influenzato profondamente il suo stile di scrittura e le sue trame avvincenti. Il suo romanzo più celebre, “Il giorno dello sciacallo”, pubblicato nel 1971, ha segnato un punto di svolta nel genere del thriller politico. La storia, che ruota attorno a un attentato contro il presidente francese Charles de Gaulle, è stata acclamata per la sua ricerca meticolosa e il suo realismo, tanto da ispirare due adattamenti cinematografici e, più recentemente, una serie televisiva. I suoi romanzi sono oggi in vendita su Amazon al seguente link:

Oltre a “Il giorno dello sciacallo”, Forsyth ha scritto numerosi altri best seller, tra cui “Dossier Odessa”, un avvincente racconto di spionaggio che esplora le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, e “I mastini di guerra”, un romanzo che affronta le complessità della guerra moderna e del mercenariato. Le sue opere sono caratterizzate da trame intricate, personaggi ben sviluppati e una profonda comprensione delle dinamiche geopolitiche.

Forsyth non era solo uno scrittore, ma un vero e proprio maestro nel creare suspense e tensione. La sua abilità nel mescolare fatti storici con fiction ha reso i suoi libri non solo avvincenti, ma anche informativi, permettendo ai lettori di immergersi in mondi complessi e affascinanti.

La sua scomparsa segna la fine di un’era per il genere thriller, ma il suo lavoro continuerà a vivere attraverso le pagine dei suoi libri e le immagini dei film e delle serie che hanno tratto ispirazione dalle sue storie. Frederick Forsyth rimarrà per sempre un punto di riferimento per gli amanti della letteratura e un esempio di come la scrittura possa influenzare e intrattenere generazioni di lettori.

Frederick Forsyth (Ashford, 25 agosto 1938Jordans, 9 giugno 2025[1]) è stato uno scrittore, giornalista e aviatore britannico, noto come autore di spy-story come Il giorno dello sciacallo, I mastini della guerra, Dossier Odessa, Il pugno di Dio e Il quarto protocollo.

Nato ad Ashford, nel Kent, Forsyth frequentò la Tonbridge School e in seguito l’Università di Granada, in Spagna. All’età di 19 anni, divenne uno dei più giovani piloti che la Royal Air Force abbia mai avuto. Lasciò l’aviazione nel 1958. Quindi diventò un giornalista: trascorse tre anni e mezzo lavorando per un piccolo giornale, prima di venire assunto dalla Reuters nel 1961 come corrispondente da Parigi, e successivamente in Germania Ovest e Cecoslovacchia. Nel 1965 passò alla BBC come reporter, sia in radio che in televisione. In quel periodo preparò le bozze per i suoi primi due romanzi: Il giorno dello sciacallo e Dossier Odessa. Durante la guerra in Nigeria si recò in Biafra per conto della BBC, ove rimane fino alla fine del 1967. Sul posto conobbe la realtà dei mercenari, che poi descrisse nel libro I mastini della guerra.

Tornato a Londra, la sua indagine sulla guerra in Biafra venne giudicata poco obiettiva, cioè di appoggio alla causa dell’indipendenza della regione, e per questo motivo egli lasciò la BBC. Nel 1968 ritornò in Biafra senza contratto, per poi trovarlo col quotidiano Daily Express e col settimanale Time. Scrisse The Biafra story per denunciare le atrocità nigeriane, e le connivenze con i governi occidentali. Nel 1970 scrisse Il giorno dello sciacallo, che nel 1972 ottenne negli USA l’Edgar Award per il romanzo thriller più venduto. Nel romanzo scrisse esattamente di come fosse possibile all’epoca crearsi una falsa identità in Inghilterra; questo espose il governo (che usava abitualmente questa possibilità) a pesanti critiche da parte dei media. Il suo metodo di scrivere i romanzi si configurò per due caratteristiche principali: l’attenzione per la dimensione internazionale e lo stampo chiaramente giornalistico tanto da far sembrare spesso i suoi libri veri e propri report; fu infatti solito documentarsi sempre minuziosamente sugli ambienti che vuole descrivere, come quando, a 71 anni, visitò l’Italia, su suggerimento del FBI per capire qualcosa di più della ‘Ndrangheta.[2]

Si impegnò in politica con gli euroscettici.

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