Gambe e braccia amputate per una diagnosi errata: risarcita dopo nove anni di calvario

Una storia alquanto incredibile quanto drammatica quella vissuta da Anna, una donna di Terni vittima di un gravissimo errore medico.  Nel 2014 alla donna le furono amputate gambe e braccia in seguito a un’infezione dovuta a un’operazione sbagliata. Ad Anna le era stato diagnosticato un tumore maligno rivelatosi poi inesistente. Ora dopo nove anni di lotta, Anna è riuscita ad ottenere un risarcimento milionario per il gravissimo danno provocato dai tre ospedali che l’hanno visitata come paziente: uno a Roma, uno a Terni e l’ultimo a Cesena.

Non riesco a soffiarmi il naso, a tenere un cucchiaio, ad appoggiarmi mentre scendo le scale” – scrive Anna su facebook – ” Dopo tante difficoltà riesco a camminare con le protesi, avrei bisogno però di protesi superiori di ultima generazione che l’Asl non fornisce. Il preventivo è talmente alto… non credo riuscirò mai ad avere la somma di 90mila euro”.  Ora Anna, con il risarcimento ottenuto potrà finalmente acquistare le protesi che le consentiranno di poter  fare tutto con le braccia e camminare autonomamente.

 

Ricordiamo che è possibile seguire tutti gli aggiornamenti di cronaca.news anche su Facebook (cliccando qui) o iscrivendosi al canale Telegram (cliccando qui).