Clandestino trovato morto nella stiva dell’aereo Amsterdam-Schiphol

Ancora una vittima nella fuga disperata da guerra e povertà. Il cadavere di un uomo è stato trovato lunedì mattina nel vano carrello di un Airbus di c proveniente da Toronto (Canada) e prima avrebbe fatto scalo a Lagos. L’aereo “probabilmente ha fatto altri scali“, in particolare a Lagos (Nigeria). Stando a quanto si apprende, gli operai hanno trovato il corpo durante il successivo controllo nell’hangar, si legge nel rapporto dell’autorità portuale. Il contesto non è ancora chiaro:

la polizia che conferma la morte di un “clandestino” senza specificarne l’età ed il sesso, ha avviato le indagini del caso. “Eventi come questo accadono sporadicamente”, ha detto il portavoce. L’anno scorso un clandestino era sopravvissuto a un viaggio di 9.000 km tra Johannesburg e Amsterdam, nascosto nel carrello di atterraggio anteriore di un aereo cargo. Nel 2021, la polizia di frontiera ha scoperto il corpo di un nigeriano nel carrello di atterraggio di un aereo in arrivo ad Amsterdam-Schiphol. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre la tragedia umana, quello che è successo indica una grave violazione della sicurezza negli aeroporti.

Negli ultimi anni, diversi clandestini, tra cui adolescenti africani, hanno provato a fuggire nello stesso modo dai loro Paesi. Le temperature scendono a -50° tra i 9 e i 10mila metri, altitudine alla quale volano gli aerei di linea. Le custodie del carrello di atterraggio non sono né riscaldate né pressurizzate.

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