Non bastavano i furbetti del cartellino, gli imbonitori televisivi e i politici che non concretizzano le promesse elettorali: ora dobbiamo persino sorbirci anche i finti disabili alle Paralimpiadi. L’ultima scoperta di questo grave fenomeno giunge dall’Azerbaigian, dove Shahana Hajiyeva, (già medaglia d’oro a Tokyo 2020 nel judo), si è rivelata priva della disabilità che per anni ha dichiarato di avere:
Ha vinto medaglie senza una vera disabilità:
Stando a quanto si apprende, la giovane sportiva aveva in precedenza dichiarato di avere problemi di vista e invece ci vedeva benissimo. Altro che categorie J1 e J2, altro che deficit visivo: questa atleta si muoveva sul tatami con la grazia e la precisione di un’aquila. La scoperta è avvenuta dopo una visita medica che ha svelato l’ovvio: l’atleta, dichiaratamente non vedente, in realtà aveva la vista perfettamente integra. Per anni ha gareggiato, vinto e incassato premi e onori, fingendosi sostanzialmente cieca. Il tutto è avvenuto ripetutamente alle Olimpiadi per atleti disabili: il tempio dello sport pulito, della fatica vera, dell’onestà incrollabile. O almeno così dovrebbe essere. La reazione della federazione internazionale è stata quella che ci si aspetterebbe: squalifica a vita. Ma è troppo tardi, verrebbe da dire. I danni sono fatti e la credibilità del movimento paralimpico messa duramente in discussione. In un filmato diffuso nel 2024 dall’organizzazione sportiva, la giovane atleta dichiarò di avere una vista molto debole. Il link al filmato:
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