Tredicenne sottratta al padre all’età di 1 anno e tenuta nascosta per 12 anni dalla madre in Ungheria

Una tredicenne, sottratta al padre all’età di un anno dalla madre e tenuta nascosta per quasi dodici anni, è stata finalmente rintracciata e messa in sicurezza nella città di Mezotur, in Ungheria. L’operazione è il risultato di una complessa collaborazione tra la Polizia di Stato italiana, il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), l’Esperto per la sicurezza in Romania con accredito secondario in Ungheria e la Polizia ungherese. La vicenda ha avuto inizio nel gennaio 2012, quando la bambina, allora di circa un anno, non fu più riportata in Italia dalla madre, cittadina ungherese, dopo una breve vacanza in Ungheria. Da quel momento, ogni traccia delle due era stata persa, nonostante la denuncia di scomparsa presentata dal padre e l’immediata attivazione della nota di rintraccio internazionale nelle banche dati delle Forze di polizia.

L’intera vicenda, trattata anche dalla Task force interministeriale sui minori contesi del ministero affari Esteri, è stata seguita, fin dalla denuncia di scomparsa della bambina presentata dal padre, dagli investigatori della Squadra mobile di Padova. Questa cooperazione ha fornito costantemente alle autorità ungheresi nuovi elementi investigativi, fondamentali per la localizzazione della minore.

La madre, in quanto destinataria di un mandato di arresto europeo emesso per il reato di sottrazione e trattenimento di minore all’estero, è stata fermata e successivamente rilasciata poiché denunciata anche all’autorità giudiziaria ungherese per mancato adempimento degli obblighi scolastici e maltrattamento nei confronti della figlia. Dopo il rintraccio, le autorità ungheresi hanno temporaneamente affidato la minore alla nonna materna, con l’obbligo di facilitare gli incontri con il padre, ponendo fine a un periodo di incertezza durato quasi dodici anni.

 

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